| Le future mamme sono spesso in uno stato di grazia, ma non per tutte è così. Molte entrano in depressione prima di partorire e il loro stato di ansia danneggia il bambino. Ecco cosa succede
Un tempo la paura delle future mamme era la depressione post parto, ma oggi qualcosa sta cambiando e il senso di disagio e di angoscia inizia ben prima. Tutta colpa dei papà che sembra si stiano dimenticando che anche nei nove mesi precedenti al parto è richiesta la loro presenza. E non solo perché le donne li vorrebbero vicini in caso di difficoltà , ma anche perché questi sono mesi in cui ogni piccolo cambiamento è un modo per sentire il bambino più vicino, sensazione che si vorrebbe condividere, cosa che, purtroppo, non accade sempre.
Il risultato è uno stato depressivo prematuro rispetto a quanto accaduto fino ad ora che, per altro, può anche avere effetti negativi sul bambino. E questo accade sempre più spesso. I dati, davvero allarmanti vengono dal Norwegian Institute of Public Health e sono stati pubblicati da BMC Public Health: a cinquantamila donne in dolce attesa è stato chiesto di esprimere le loro emozioni più comuni e di confessare eventuali dipendenze da alcool o fumo; tra queste le più vulnerabili alla depressione sono risultate essere quelle il cui rapporto con il partner non era felice.
La crisi di coppia, dunque, danneggia la salute della mamma e del piccolo. I mesi precedenti il parto dovrebbero essere mesi di serenità e condivisione. Il futuro papà deve assolutamente stare vicino alla propria compagna per prima cosa per poter vivere insieme a lei i momenti di gioia ma, non meno importante, anche per accorgersi, il prima possibile, se sintomi come pianti, mancanza di sonno e di appetito, comparsa di stati ansiosi e sensi di colpa, cominciano a manifestarsi. Infatti, molte donne si sentono talmente i tristi, negative, arrabbiate da non riuscirne a parlare.
Per evitare tutto ciò occorre fare squadra, ascoltare con attenzione sia le parole della propria compagna, che i segnali lanciati dai suoi gesti. In caso è possibile rivolgersi a specialisti del settore, passo fondamentale da compiere il prima possibile. I rischi, infatti, sono molti e seri e vanno dal parto prematuro alla nascita di un piccolo già sottopeso. Inoltre i bimbi nati da mamme che soffrono di depressione hanno più alti i livelli degli ormoni dello stress, minore tono muscolare e altre differenze neurologiche e comportamentali.
Basta poco per evitare tutto questo: una coccola, una domanda in più, una premura, uno sguardo più attento. Sono cose che dovrebbero accadere spontaneamente, ma da oggi esiste un motivo in più.
Valeria Roscioni - Nexta
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