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| A tre settimane dall'entrata in vigore del decreto legge sui molestatori, gli inquirenti sono impegnati in un intenso lavoro per far fronte alle denunce. In una ventina di giorni sono stati eseguiti circa quaranta arresti, due ogni 24 ore. In manette sono finiti i responsabili di minacce, ingiurie. persecuzioni telefoniche e aggressioni. E il ministro Carfagna annuncia un nuovo gruppo di carabinieri dedicato esclusivamente allo stalking.
Secondo quanto riferisce il "Corriere della Sera", il reato di stalking ha fatto registrare un boom di denunce in tutta Italia. Il decreto varato dal governo è entrato in vigore il 25 febbraio e il primo a farne le spese è stato Stefano Savasta, 50enne di Milano finito in carcere dopo aver fatto bere alla sua ex del te condito con interiora di topo morto. Il 4 marzo è toccato poi a un 65enne di Sorrento, la cui ossessione per una donna l'ha portato a perseguitarla senza sosta, sfregiandola anche con una lametta. Poi la serie di reati di stalking finiti con un arresto ha subito un'impennata. In pochi giorni nelle carceri italiane sono finiti una dozzina di molestatori. La maggior parte delle vittime sono donne e gli stalker solitamente sono partner o ex fidanzati, ma non solo. La nuova legge approvata dall'esecutivo del resto non punisce solo i delitti a sfondo sentimentale o passionale, ma anche le persecuzioni reiterate, le molestie, le ingiurie, le pressioni psicologiche e le minacce a 360°. Di lavoro da fare per proteggere le vittime ce n'è. E lo sa bene Mara Carfagna, ideatrice dell'iniziativa che ha fortemente voluto l'introduzione del reato di stalking. Il ministro per le Pari Opportunità ha infatti annunciato la creazione di un nuovo gruppo di carabinieri dedicato soltanto allo stalking. "abbiamo firmato un protocollo d'intesa con il ministero della Difesa, così da creare questo gruppo - ha spiegato la Carfagna -. Della task force faranno parte una dozzina di uomini dell'Arma, scelti tra ufficiali e sottufficiali".
Tgcom
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