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| Un pitbull, o comunque un cane di grossa taglia, può essere portato a spasso solo da un proprietario che ha la forza necessaria per controllarlo. A stabilirlo è la Cassazione, secondo la quale se il cane fa male a qualcuno a esserne responsabile è il proprietario, e non solo chi aveva l'animale al guinzaglio. Ciò perché, secondo i giudici, "non impedire un evento che si ha l'obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo".
Oltre a guinzaglio e museruola, dunque, d'ora in poi i cani di grossa taglia dovranno essere accompagnati soltanto da persone in grado di controllarli. In caso di incidente, infatti, i padroni dell'animale sono chiamati a rispondere penalmente dei danni arrecati.
Applicando questo principio, la Quarta sezione penale, sentenza 34765, ha accolto il ricorso della Procura di Catanzaro contro l'assoluzione accordata in appello al legittimo proprietario di un pitbull che, portato a spasso dalla moglie, aveva aggredito un bambino procurandogli diverse ferite su tutto il corpo. In primo grado il Tribunale di Crotone aveva condannato sia il proprietario del cane, sia la l'accompagnatrice dell'animale per lesioni colpose. Nel genanio del 2007 la Corte d'appello di Catanzaro aveva però assolto l'uomo perché era intervenuto in un secondo tempo, dopo che l'animale aveva morso il bambino, bloccandolo e tamponando le ferite del ragazzino.
Decisione che i giudici della Suprema Corte hanno bocciato, accogliendo il ricorso della Procura di Catanzaro. "Il legittimo proprietario dell'animale ha affidato il cane a una persona non idonea a contenerne le reazioni e per questo è ugualmente responsabile", ha decretato la Cassazione. Padroni avvertiti.
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